I primi due secoli della di Pasquale Villari
GLI ORDINAMENTI DELLA GIUSTIZIA
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una o più vie della Città; vivevano insieme co'loro aderenti, uomini d' arme, palafrenieri, servitori, stallieri, e nei momenti di pericolo chiamavano anche i contadini dai loro ricchi possessi nella campagna. Non solamente le loro proprietà restavano sempre nella famiglia o nella consorteria, e le liti si componevano per mezzo di arbitri;1 ma le vendette si deliberavano in comune, e colui che le eseguiva era sempre messo in salvo dagli amici, ritenendosi tutta la consorteria responsabile del fatto. Spesso avevano tra casa e casa, o nelle Corti dei loro palazzi, un arco sotto cui davano la corda a chi loro piaceva. Della famiglia Bo-stichi, infatti, dice il Compagni : « Feciono moltissimi mali « e continuoronli molto. Collavano gli uomini in casa loro, « le quali erano in Mercato Nuovo, nel mezzo della Città, e « di mezzodi gli metteano al tormento. E volgarmente si « dicea per la terra : molte corti ci sono ; e annoverando i « luoghi dove si dava tormento, si diceva : Et CciSci i Bostichi, in Mercato ».2 Tuttociò continuava sempre, quantunque si fossero già pubblicate severissime leggi contro i Grandi. Un popolano era bastonato, ferito o messo alla corda, senza che 1' autore dell'offesa si potesse mai legalmente ritrovare. In campagna questi medesimi Grandi s'adoperavano in mille modi a tener viva la servitù, che pure era stata per legge abolita da più anni, inducendo i contadini, con la forza o le minacce, a riconoscere, mediante contratti fittizi, obblighi che non avevano.3
E cosi fu che questi cittadini, già potenti per le loro condizioni sociali, avevano sempre molta forza ed autorità
1 Vedi il precedente capitolo.
2 Dino Compagni, lib. II, pag. 201, ediz. Del Lungo. Cito ora questa edizione assai più corretta delle altre, sebbene pubblicata (1879), dieci anni dopo che fu stampato, la prima volta, questo capitolo.
3 Vedi nelle Delizie degli Eruditi toscani del padre Ildefonso, il documento iu fine del volume VIII. E una petizione d' alcuni abitanti di Casteluuovo, che erano stati dai Pazzi e da altri assaliti, armata marni, cum militibas et peditibus, i quali arsero le case loro, uccidendo alcuni, costringendo altri a firmare un contratto, sotto il falso pretesto d' una lite, che non esisteva: et scribi faciendo litem cantra eos esse super renovationem sevvitiorum.
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