I primi due secoli della di Pasquale Villari
GLI ORDINAMENTI DELLA GIUSTIZIA 77
tando alcuni e favorendo altri, con tanto ardore, clie invece di calmarli, come era suo debito, li accese maggiormente, tanto che non potette neppur compiere il tempo dell' ufficio suo.1 Tutta la condotta di lui in Firenze, noi lo vedremo, dimostra che esso era un uomo di poca prudenza e di grande impeto. Furono anzi queste passioni appunto, che ne fecero non già un legislatore, ma un capopopolo, un implacabile nemico dei Grandi.
Dopo la battaglia di Campaldino, questi dimostravano una maggiore audacia ed una superbia crescente. — Siamo noi, essi dicevano continuamente, che demmo la sconfitta in Campaldino, e voi ci volete ora disfare. — Volevano invece primeggiare e comandare, ed ogni giorno ingiuriavano o ferivano qualche popolano. Né le leggi bastavano a punirli, perché gli offensori non si trovavano mai ; venivano nascosti, e nessuno voleva - o osava fare testimonianza contro di essi. Un popolano era circondato, assalito, riceveva una pugnalata, e 1' autore del delitto non era visto da nessuno. Un altro era tirato in mezzo alle case d'una consorteria, malmenato, picchiato, collato alla fune, e tutto quello che ivi seguiva rimaneva un mistero. Si condannava ad una multa qualche Grande, e subito egli dichiarava di non aver nessuna proprietà individuale, di non aver sodato per negligenza sua o dei magistrati,2 ed i parenti facevano lo stesso discorso. Bisognava dunque richiamare in vigore, rafforzare le antiche leggi, venire a nuovi e pili duri provvedimenti. Cosi finalmente i Priori, che si trovavano in ufficio dal 15 dicembre '92 al 15 febbraio '93, spinti dalla opinione popolare, che era guidata da Giano, dettero commissione a tre cittadini, Donato Ristori, Ubertino della Strozza e Baldo Aguglioni di stendere una nuova legge, la quale, provvedendo ai pericoli presenti, desse per 1' avvenire un più stabile assetto alla Repubblica. Il 10 gennaio, essendo già pronta la legge, il
1 Ammirato, lib. IV, pag. 318.
3 II sodare infatti era da moltissimi trascurato, e più leggi si fecero per costringere i renitenti.
| |
Firenze Grandi Campaldino Campaldino Priori Giano Donato Ristori Ubertino Strozza Baldo Aguglioni Repubblica Cosi
|