I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      CAPITOLO OTTAVOcome tante altre già promulgate coi medesimi intendimenti. Ed a questo appunto Giano della Bella cercò provvedere. Egli non era stato compilatore degli Ordinamenti, né si trovava in ufficio quando furono discussi e sanzionati; ma ne fu certo promotore. Poco dopo la loro proclamazione, il 15 febbraio '93, venne eletto dei Priori; ed il 10 aprile, o sia cinque giorni prima che uscisse d'ufficio, troviamo letta, discussa ed approvata in tutti i Consigli della Repubblica, una nuova provvisione, intesa a fortificare gli Ordinamenti dei quali poi fece parte.
      Questa legge, che risponde assai bene al carattere di Giano, nomo d'azione e non di discussione, era semplicissima. Ai mille popolani, posti a disposizione del Gonfaloniere di giustizia, del Capitano e del Podestà, se ne aggiungevano altri mille, più centocinquanta magistri de lapide et lignamine e cinquanta piconarii fortes et robusti, cum bonis jn'cconibus.1 Lo scopo di tutto ciò era ben chiaro: si voleva davvero punire; venire in ogni modo alle confìsche, al disfacimento delle case dei Grandi, che offendevano i popolani. L'irritazione dei nobili fu quindi grandissima, ed il loro odio contro Giano non ebbe pili limiti. Ma egli non si spaventava; voleva anzi andare sempre più oltre, e mirava ad un nuovo provvedimento, che se fosse stato davvero attuato, i Grandi eran di certo spacciati per sempre. La loro forza, come abbiamo visto, rimaneva ancora intatta nei magistrati della Parte Guelfa, e Giano, per abbassarli, voleva appunto torre ai Capitani di essa « il « suggello o '1 mobile della Parte, ch'era assai, e recarlo « in Comune, non perché egli non fosse guelfo e di nazioneil Salvemini, con le sue acute osservazioni (di cui gli va data lode) sulla legge C, luglio '95, ha dimostrato clic queste divergenze si riducono addirittura a' minimi termini, egli in sostanza conferma la tesi sostenuta dall'Hegel, e convalida sempre più le conclusioni a cui questi era arrivato, senza conoscere il nuovo documento, di cui è ora dimostrata l'importanza.
      1 Troviamo questa logge, con tutte le sue forme ufficiali, nel documento A. della pubblicazione Bonaini, ove rimane ancora come una legge a parte. Nelle compilazioni F. e G., invece, è incorporata negli Ordinamenti, clic era destinata a rafforzare. Nella G. vi è la data 10 aprile '93, che manca nella F.,


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Secondo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1894 pagine 269

   

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