I primi due secoli della di Pasquale Villari
GLI ORDINAMENTI DELLA GIUSTIZIA 97
«guelfa, ma per abbassare la potenza dei Grandi ».1 Infatti, tolto che le fosse stato il suggello, che era come il segno della propria personalità; toltole il mobile o sia il danaro, per darlo al Comune, essa sarebbe stata disfatta, o almeno assai indebolita, e i Grandi avrebbero perduto cosi 1' ultima fortezza in cui s'erano ricoverati. La proposta di Giano trovava poi un giusto appiglio nella legge che aveva istituito la Parte, secondo la quale a questa spettava un terzo solamente dei beni confiscati ai Ghibellini: non avrebbe dovuto prender tutto, come aveva fatto. Quindi si poteva con qualche giustizia obbligarla alla restituzione dei due terzi almeno, che aveva indebitamente usurpati. Fino a che punto Giano riuscisse nell' intento non sappiamo, perché mancano i documenti. Da un lato gli storici accennano al fatto,2 dall' altro la Parte Guelfa continuò per lungo tempo ancora a spadroneggiare." Certo il solo tentativo basta a spiegarci 1' odio crescente che s' accumulò contro di lui, e i segni che si videro subito d' una vicina catastrofe nella Città.
XI popolani s'accorsero allora del pericolo che minacciava, e per esser parati agli eventi, cercarono di liberarsi subito da ogni minaccia di guerra esterna, concludendo la
sebbene non manchi nel codice latino. Bisogna qui osservare che la legge pubblicata dal Bonaini non solamente è, nelle compilazioni F. e G., incorporata cogli Ordinamenti, ma vi sono anche aggiunte fatte ad essa più tardi. Si dà per esempio facoltà di armare quasi tutta la Città ed il contado , potendosi arrivare a chiamar sotto le armi fino a 12,200 uomini. Se ciò fosse stato deliberato al tempo di Giano, gli storici ne avrebbero certamente parlato. Il Villani dice che prima furono scelti soli mille nomini, cioè quanti ne concedono i primi Ordinamenti; poi crebbero a duemila, quanti ne vuole la nuova legge, e poi a quattromila. (Vili, 1). Anche secondo il cronista, s'andò adunque, sempre crescendo.
1 Villani, VIII, 8.
2 Dopo del Villani, l'Ammirato scrisse: «Imperocché Giano, oltre gli «ordini presi, avea tolto a'Capitani della Parte il suggello; e i mobili di « essa Parte, i quali erano in gran quantità, avea operato clic si recassero in Comune ». Voi. I, lib. IV, pag. 310, eiliz. Batclli, Firenze, 1846-49.
| |
Grandi Comune Grandi Giano Ghibellini Giano Parte Guelfa Città Bonaini Ordinamenti Città Giano Villani Ordinamenti Vili Villani Villani Ammirato Giano Capitani Comune Firenze Bisogna
|