I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      118 CAP. IX — LA REPUBBLICA FIORENTINACosi, col favore del popolo minuto e della plebe, con le ingiuste sentenze dei Capitani di Parte guelfa, con la corruzione dei giudici forestieri, i Grandi cercavano riguadagnare il terreno perduto, e impadronirsi nuovamente del governo. Né era del tutto impossibile riuscirvi, tanto più che (come vedremo fra poco) essi avevano appunto allora potenti aiuti di fuori. Ma occorreva che fossero uniti, quello appunto che non era sperabile, perché essi erano composti d' elementi non solo diversi, ma anche eterogenei. Si poteva quindi fin d'ora prevedere che, prima o poi, la discordia sarebbe inevitabilmente e sanguinosamente scoppiata anche nel loro seno.
      Dino Compagni osserva nella sua Cronica, che « i potenti cittadini non tutti erano nobili di sangue, ma per altri accidenti erano detti Grandi ». 1 Essi infatti si componevano di antiche famiglie nobili, spogliate dei loro titoli e privilegi feudali ; di antichi popolani, per moltiplicate ricchezze, saliti in alto ; di coloro che il popolo dichiarava Grandi, a solo fine di punirli, escludendoli dal governo. E gli antichi nobili, come è naturale, guardavano con diffidenza e disprezzo questi nuovi venuti, che assai spesso (se non essi, i loro parenti) continuavano nei traffici e nelle industrie, il che li teneva in continue relazioni col popolo grasso, avverso al minuto, che perciò s'avvicinava invece alla parte più potente e aristocratica dei Grandi. Né questo è tutto. V' erano fra di essi anche i nobili di contado, come gli libertini, i Pazzi del Yaldarno, specialmente poi gli Ubaldini , che possedevano quasi tutto il Mugello, e l'occupavano coi loro forti castelli. Fortissimo era tra gli altri quello di Montaccenico, circondato da tre cerchi di mura, e fondato già da quel cardinale Ottavio degli Ubaldini , che Dante pone nell' inferno, e che disse un giorno : « Se anima è, per li Ghibellini io l'ho perduta ». Tutti questi nobili di contado serbavano assai più vivo 1' antico carattere feudale, ed erano avversissimi al popolo, quindi
      1 Cronica, I, 13, (lag. 57.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Secondo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1894 pagine 269

   

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