I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      CAP. IX — LA REPUBBLICA FIORENTINAY
      Ohe il Papa volesse allora assumere una indebita ingerenza nelle cose di Firenze, si vide chiaro quando si cominciò in essa a parlar di revocare l'esilio di Giano della Bella. Non solo, senza avervi diritto di sorta, egli vi si oppose con violenza ; ma il 23 di gennaio 129G, scrisse ai Fiorentini , minacciandoli addirittura d'interdetto, se non ne abbandonavano il pensiero.1 Allora non si sapeva j)erò che egli avesse già formato un disegno, e tramasse in segreto per attuarlo ; non si supponeva, che Papa Bonifacius volebat sibi davi totani Tusciam,2 come si vide più tardi, e come si trova scritto sopra un antico documento, che ci fa conoscere assai bene quali erano veramente le sue mire.3 Queste però furono abbastanza chiaramente espresse dal cronista Ferreto; quando scrisse che Bonifazio meditava : « faesulanum popolum iugo supprimere, et sic Thusciam « ipsam, servire desuetam, tyrannico more comprehendere ».4 Infatti già nel maggio del 1300 il Papa aveva mandato al Duca di Sassonia, per esporgli come le parti di Toscana si diffondessero ne' suoi Stati, e gli rendessero impossibile andare innanzi senza sottomettere questa provincia. Sebbene potesse farlo di sua autorità, cosi egli scriveva, pure desiderava avere l'assenso dei principi elettori, e d'Alberto d'Austria, re dei Romani, al quale mandava addirittura la minuta dell'atto di rinunzia.5 II Donati era a parte di tali disegni, e però aveva subito cominciato ad assumerenel suo bel lavoro: Bonifazio Vili e le sue Relazioni col Comune di Firenze, pubblicato prima liei Voi. IV {[gW Archivio Storico della Società Romana di Storia Patria, e poi a parte: Roma, Forzani, 1882. Io cito l'edizione a parte.
      1 Levi, Documento I.
      V. Fickeh, Forschunejen, IV, n. 499, pag. 506, e Levi, pag. 49.
      3 Le parole qui sopra riferite si trovano in testa a una delle copie del documento ricordato dal sig. Levi (pag. 49, nota 2), e furono da lui premesse, come motto, al suo lavoro.
      4 Tutto il brano si legge nel Levi, pag. 51, nota 2.
      5 Levi, pag. 48-49, e doc. III.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Secondo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1894 pagine 269

   

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