I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      140 CAP. IX — LA REPUBBLICA FIORENTINAavendo egli giurato come figlio di re, di conservare la città in buono, pacifico e libero stato. Il Villani che si trovò al giuramento di Carlo, e lo favoriva, aggiunge, « che incontanente per lui e per sua gente fu fatto il contrario ». Di fatti, per consiglio di Musciatto Franzesi, in ciò ci' accordo coi Xeri, si pose subito mano alle armi, il che fece andare in subbuglio tutta Firenze, essendosi capito che l'ora dell'assalto e del tradimento era sonata.
      La Signoria, combattuta dai Xeri, tradita da Carlo, abbandonata dai Bianchi, che 1' accusavano d'essersi fatta sorprendere impreparata a resistere, si trovò impotente, e la Repubblica restò senza governo. Il nuovo podestà era riesser Gante dei Gabrielli di Gubbio, venuto con Carlo, si può bene intendere a qual fine. Ed in questo momento, alla Porta a Pinti si presentava, armato co' suoi, Corso Donati. Trovatala chiusa, potè, col favore degli amici di dentro, sfondare la postierla, ed entrare in Città, dove la plebe l'accolse al solito grido: Viva Messer Corso, riva il Barone. Senza indugio egli s' affrettò ad aprire le prigioni, poi andò al Palazzo dei Signori, che costrinse a tornarsene alle case loro. E in « tutto questo stracciamento di cittade, » dice il Milani, Carlo, violando i patti appena che li aveva giurati, non impedi nulla, ma stava a guardare».1 Cominciarono subito i saccheggi, le ferite, le uccisioni contro i Bianchi. Questa « pestilenza » durò cinque giorni in Firenze, otto nel contado, dove le masnade scorrazzavano, ponendo fuoco alle ville, dopo di avere rubato e ferito. I Medici furon tra coloro che commisero maggiori eccessi e più crudeli. - Il giorno 7 i Signori, ormai sgomenti, proposero essi stessi una legge che permetteva loro di abbandonare il potere prima del tempo legale, e cosi il di S novembre entrò in ufficio la nuova Signoria, che doveva durare sino al 14 dicembre, quando, secondo la legge, sarebbe stato necessario procedere alla consueta elezione. Essa annunziò subito a
      1 Villani, Vili. 49, pag. 53.
      2 l'hin, Vili. 49. Molti altri particolari si trovano nelle cronache del Compagni, di Paolino Pieri, Neri degli Strinati ed altri.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Secondo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1894 pagine 269

   

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