I primi due secoli della di Pasquale Villari
AI TEMPI DI DANTE 145
Villani,1 dicono che fu tutta una finzione; ma il trattato, che è del 2G marzo, esiste anche oggi nell'Archivio fiorentino. 2 0 dunque fu sin d'allora falsificato, per averne pretesto ad altre condanne, o Pietro Ferrando lo fece per ingannare i Bianchi, 6 cosi dare contro di essi una nuova arme in mano a Carlo, che infatti ricominciò subito a perseguitarli. I capi furono citati a comparire ; ma invece emigrarono subito a Pistoia, Arezzo, Pisa, dove s'allearono coi Ghibellini, con tutti i nemici di Firenze. Undici di essi vennero condannati come ribelli ; lo loro case, i loro beni furono confiscati e disfatti.
Dopo questo nuovo colpo dato ai Bianchi, e dopo avere assicui-ato il trionfo dei Neri, Carlo di Yalois se ne parti, non senza aver prima avuto dagli amici promessa di nuovo danaro. Nel dicembre infatti ebbe 20,000 fiorini, e nell'ottobre del 1303 gliene furono mandati altri 5000.3 II Podestà Messer Cante continuava intanto le condanne, che nel maggio erano arrivate a 250, e furono continuate poi dal suo successore ; sicché in quel solo anno 1302 ascesero a più di G00, tra confische, esili e sentenze capitali.1 « Cosi », conclude il Villani, « fu disfatta e cacciata l'ingrata parte dei Bianchi, per opera di Carlo, e commissione di Bonifazio Vili, di che seguirono poi molte rovine ». E fin qui la successione dei fatti è ormai chiara abbastanza. Ma dal momento in cui gli esuli cercarono amici di fuori, e si posero in guerra con la loro città natale, il disordine dei partiti e la difficoltà d'intendere il significato vero dei fatti divengono sempre maggiori. È quindi il momento di provare se le osservazioni finora esposte possono gettare qualche nuova luce sopra un periodo storico, che non riesce interamente chiaro, sebbene sia stato già da molti studiato con grande acume e con profonda dottrina.
1 Lib. Vili, cap. 49, pag. 53.
2 Dino Compagni II, 25, e nota 3 del prof. Del Lungo, a pag. 212-3.
3 Del Lungo, I, pag. 305.
4 Libro del Chiodo.
5 G. Villani, lib. Vili, cap. 49, pag. 54.
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