I primi due secoli della di Pasquale Villari
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CAP. X — DANTE, GLI ESULI FIORENTINI ecc.
Pisa e di Bologna, a mettere insieme un esercito di 800 cavalli e 6000 fanti, e nella primavera del 1303 posero l'assedio al Castello di Pulicciano, eli' era dei Fiorentini. Ma anche qui furono poco fortunati. Da Firenze uscirono subito armati « popolo e cavalieri », e li assalirono. I Pisani non mandarono gli aiuti promessi, gli Ubaldini non si mossero, i Bolognesi si dissero traditi e si ritirarono ; e cosi i Bianchi, rimasti soli, si dierono alla fuga vergognosamente. I Xeri poterono allora tornare in città vittoriosi, menando seco molti prigionieri, alcuni de' quali uccisero per via, altri fecero decapitare dal Podestà. Poi presero improvvisamente il castello di Montale presso Pistoia, e disfecero quel contado. Cosi pareva che la guerra fosse finita, e le speranze degli esuli cadute a terra.
Ma fu questo il momento in cui scoppiò da capo la discordia in Firenze. Già prima v' erano stati segni di malumore e tumulto, per il che s' era dovuto venire a qualche nuovo esilio, a qualche nuova sentenza di morte. Ora però le cose pigliarono più grave aspetto. L'arrogante superbia di Corso Donati ricominciava a portare i suoi frutti. Disgustando gli amici, li spingeva a gettarsi verso il popolo grasso, che essi odiavano. Separato dai nobili di contado, che stavano cogli esuli, tentava farsi di nuovo capo dei Grandi più intolleranti, e cercava favore nel popolo minuto, dicendogli che lo spogliavano colle imposte, con le quali alcuni dei popolani grassi s' empievano le tasche. « Yeggasi dove si gran somma n' è ita, che non se ne può esser tanta consumata nella guerra ». E voleva un' inchiesta, cominciando cosi, come dice il Villani, « a seminare discordia sotto colore di giustizia e di pietà Si parlò, si strepitò molto, ma non si concluse nulla, sebbene s' arrivasse a votare una provvisione (24 luglio 1303), che dava al Podestà ed al Capitano piena balia d'indagare e di provvedere. Ma i popolani grassi contro cui l'accusa era diretta, cominciarono ad irritarsene molto, e per dare un nuovo colpo
1 Villani, VIII, 58. Dino Compagni, Cronica, II, xxxiv, e note 13, 14.
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