I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      E ARRIGO VII 1 73
      « superbia de li iniqui, la quale tanto è cresciuta che più « oltre, con gli occhi riguardando, non si puote passare ». Le Arti, in sostanza, non davano quartiere ai Grandi, neppure quando combattevano insieme con essi i nemici comuni. L'Esecutore doveva essere popolare e guelfo, forestiere, cioè non toscano, e di luogo lontano almeno SO miglia da Firenze, di città o terra non sottoposta ad alcun signore. Non poteva essere cavaliere né giudice di leggi e ciò per l'odio sempre crescente contro i perversi giudici, e per la funesta esperienza che, negli ultimi anni, s' era fatta del Podestà. Durava in ufficio sei mesi, e doveva menar seco un giudice, due notai, 20 masnadieri o berrò vieri, tutti guelfi e forestieri, due cavalli armigeri. Il suo ufficio era : difendere il popolo e i deboli contro i potenti, ad ogni maleficio che occorresse chiamando le compagnie sotto le armi, per venire subito all' applicazione delle pene. Toccava ora a lui principalmente provvedere all'esecuzione degli Ordini della giustizia, ed ogui volta che il Podestà o il Capitano non facevano la parte che loro era imposta, doveva subito assumerne le veci, secondo le norme minutamente prescritte dalla nuova legge, che fece d' ora innanzi parte integrante degli Ordinamenti.1 Toccava inoltre a lui punire le falsità e baratterie commesse negli uffici del Comune. E quando il Podestà non disfaceva i luoghi (salvo sempre le chiese), in cui s' erano tenute conventicole o adunanze senza legale permesso, doveva egli provvedere subito, e multare il Podestà stesso in 500 lire. Se le adunanze si erano tenute contro la libertà ed il governo popolare, allora c'era addirittura la pena di morte. E questa, trattandosi di Grandi, veniva inflitta dal Podestà, il quale se non procedeva subito, era al solito punito dall' Esecutore, che doveva farne le veci. Quando i colpevoli erano popolani, spettava al solo Esecutore condannarli a morte, dichiarando Grandi i loro discendenti. E cosi pure i popo-
      1 Comincia in essi dalla rubrica LXXXXI1I. Vedi Gnmcr. Storia dei Comuni Italiani, Voi. Ili, pag. 119 e segg. Firenze, Le Mounier, IStìi-CG.
      Vili, ari — II
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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Secondo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1894 pagine 269

   

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