I primi due secoli della di Pasquale Villari

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      AVVERTENZA
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      già sin d'allora stata assai spesso copiata, tradotta, compendiata; una cronica che in tutto il resto appariva compilata in maniera da doversi ritenere più che altro un abbozzo incompiuto, quasi una raccolta d'appunti. E ben vero che anche il Villani ed il pseudo Malespini cominciarono col copiare e compendiare Martin Polono; ma essi si valsero pure d'altre fonti storiche medioevali, e dettero al Polono una parte molto minore nell' opere loro, le quali perciò divennero ben presto vere e proprie croniche fiorentine, assai più corrette e limate nella forma. Bisogna inoltre notare che, sin dalle prime pagine, essi aggiunsero tradizioni, leggende, favole sulle origini di Firenze, ed il Villani anche notizie cavate da antichi scrittori latini, specialmente da Sallustio.
      Comunque sia di ciò, certo è che non solo la Cronica attribuita a Brunetto Latini non fu mai pubblicata, ma si fini ancora col perdere poco a poco ogni traccia dei codici che la contenevano. Eestaron sempre noti l'elenco dei Consoli e Podestà, con quei brani di narrazione già dati alla luce dal Eezzi.1 Pili tardi, col ricominciare delle indagini sulle origini di Firenze, si ricercarono di nuovo i manoscritti della Cronica. Noi abbiam detto altrove (Voi. I, pag. 42 e segg.) quale fu la parte che ebbero in queste ricerche l'Hartwig, il Santini e l'Alvisi. E primo di essi, che ne fu il vero iniziatore, pubblicò nelle sue Quellen und Forschungen tutte le notizie fiorentine, che potò cavare da quella parte della Cronica, che si trova nell'Autografo da lui nuovamente scoperto. Il prof. Santini ed il bibliotecario Alvisi, unitisi al dott. Eòdiger, fecero poi tutti gli studi necessari ad una compiuta pubblicazione della Cronica stessa, che trascrissero dai due codici, e andarono stampando con note, illustrazioni e confronti. E certo da deplorare che un tale lavoro, già da molti anni condotto
      1 Dopo del P. Ildefonso si valsero dell' elenco da lui cavato dalla Cronica, anche il Gori ed il Lastri; il Fraticelli, nella sua Storia della vita di Dante, ristampò la narrazione dei fatti del 1215.


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I primi due secoli della storia di Firenze
Volume Secondo
di Pasquale Villari
Sansoni Firenze
1894 pagine 269

   

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