Nuovi ricordi arabici su la di Michele Amari
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Musulmani ne posseggono maggior copia infìno alle Crociate che da sei secoli a questa parte; maggior copia in Egitto e in Siria che in Affrica, dove Y autonomia dei Berberi non produsse mai nulla di bene e la dominazione turca spense le ultime faville di dottrina; a tal segno che mentre gli indotti si davano a corseggiare, i dotti, com' essi credeansi, rimasero lì a ruminare gli antichi libri di grammatica, giurisprudenza, devozione e scienze occulte. Quando verrà fatto alla nascente generazione italiana di raccogliere a frusto a frusto i materiali, si potrà allora metter mano ali7 edifìzio disegnato; si potrà conoscere per bene la storia delle dominazioni musulmane con le quali ebbero a trattare i nostri mercatanti ; si potrà supplire alla semplicità dei cronisti, correggere gli errori degli storiografi rettorici e scuotere il giogo de' compendiatori, che sono stati e per lungo tempo saranno i soli maestri della storia orientale in Europa.
Restringendomi dunque all'argomento dei tre squarci arabi, io non ripeterò quel po' di abbozzo che feci nella Prefazione ai Diplomi del Regio Archivio di Firenze, nò le cose che v' aggiunse il Mas-Latrie nella pregevole opera intitolata Traitès de paix et de commerce ai-ec les Arabes de VAfriqite septentrionale, e quindi l'lleyd nelle Colonie commerciali degli Italiani, della quale opera tedesca mi è grato poter citare la versione del nostro Prof. Giuseppe Miiller, benemerito per le sue proprie ricerche su i documenti bizantini. E senz'altri preamboli principierò col fatto di Ceuta.
Il quale fu narrato (la Bartoloinmeo Scriba in guisa,
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