Nuovi ricordi arabici su la di Michele Amari
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e adoperati de' grossi mangani e altri ordegni di guerra, si ritrassero, pagati loro quattrocento mila dinar (') che tornebber oggi, in peso di metallo, al valsente di cinque milioni di lire italiane.
Ed or si ritrova il Ilio degli avvenimenti narrati da Bartolomeo Scriba, incominciando dal 1231. Il « Soldano, » ovvero « Miramonini » (Emir-el-Momenin ossia principe dei Credenti) usurpatore, il quale maltrattò in Mur-cia e Denia i mercatanti genovesi andativi su la fede dell' « Elimermemolhi di Marocco » (Emir-cl-Momenin) ò per l'appunto Ibn-IIùd, e quel di Marocco è Mamùn; poiché in quel tempo V uno s' era impadronito della Spagna orientale e l'altro, passato in Affrica, sedea già nella metropoli della dinastia. L'Agostino, fedele dell' u-surpatore, e venuto con un' armata di galee contro il « caito ovver signore di Geuta », sembra il condottiero che si chiama Kasctini (Gostini, el-Gastini ecc.) nei codici d'Ibn-Khaldùn, il quale lo dice preposto alla città per Ibn-IIùd: ond' egli è molto verosimile che il ribelle r avesse mandato a stringere Geuta mentr' essa ubbidiva a Mamun, difenderla quando si ribellò ed occuparla poi. E nel caito (Kàid) ognun riconosce Abu-Musa, nominato dianzi. Seguono gli annali narrando 1' armamento fatto in Genova sotto Carbone Malocello e Niccolino Spinola, per tutelare le persone e la roba de'Genovesi di Ceuta, i quali non viveano al certo sicuri tra quelle guerre civili dei Musulmani, e chi sa se non voleano offrirsi ausiliari, per far il tiro che poi riuscì a Ibn-IIùd, o al-
(') Pag. 239.
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