Nuovi ricordi arabici su la di Michele Amari

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      Spaglinoli, insignoritisi d'Orano (1509) e di Bugia (1510), avean osteggiata Telemsen (1515); all'incontro Kheir-ed-din, chiamato appo noi Ariadeno o Barbarossa, e il suo fratello Orugi occupavano Algeri e Telemsen, infestavano i nostri mari; i pirati barbareschi seguivano l'esempio loro, e tutti quei Mori s'infiammavano contro i Cristiani per l'onta di averli in casa propria, soldati o mercatanti, e per la speranza che col vicino aiuto di Barbarossa si potessero scacciare i primi e svaligiare i secondi. La Corte di Tunis, volente o no, seguiva il corso dell' opinione popolare. E veramente il secondo successore di Othmàn, per nome Abu-Abd-Allah-Mohammed, mentiva netto negando nel diploma del 1517 ogni partecipazione nelle imprese de' Turchi. Gli annalisti di Tunis affermano espressamente ch'egli accolse molto volontieri e favorì il Barbarossa, e eli'ei come principe, pigliò secondo legge musulmana la quinta delle prede che quegli venia facendo sopra gli Infedeli (l). Si scorge anco dalle carte genovesi che gli oltraggi delle popolazioni, i soprusi degli oficiali pubblici a danno dei nostri mercatanti si aggravarono'allo scorcio del XV secolo, e jgiunsero a tale che il governo della Repubblica facea sentire a Tunis qualche minaccia, e che nel 1502 (atto del 20giugno, nell'Archivio di Genova: Litterarum N. 40) vietò severamente ai suoi di mercature nei porti tunisini ; e l'anno appresso (18 maggio 1503: ibid. N. 47) rinnovò il divieto con severissime pene e pose un commissario che vigilasse all'osservanza. Tuttavia par che
      (') U.uji, op. cit. pag. 8">.


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Nuovi ricordi arabici su la storia di Genova
di Michele Amari
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