Nuovi ricordi arabici su la di Michele Amari

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      fatti che risultano dal nostro diploma, il quale ci sembra proprio contenga una risposta al dispaccio che scrisse il governo di Genova dopo la spedizione di Federigo Fregoso della quale or or si dirà. Cotesto documento arabico può chiamarsi importante per la Storia di Genova, e più sarebbe se non mancassero molte parole negli angoli inferiori del foglio. Abbiamo notata di sopra quanta decadenza di cultura apparisca dal dettato e perfin da' caratteri. Non vogliam tacer ora il supposto che quel diploma sia stato scritto da qualche cortigiano o ministro, uom di spada men culto che gli uomini di penna della corte tunisina. La pratica svelata da questo foglio si tenea forse segreta: e sembra verosimile che il principe di Tunis avesse dovuto guardarsi fin dalla sua propria cancelleria, tra quella ricru-descenza di fanatismo e tra le mene del Barbarossa, al quale egli aveva dapprima agevolata la via e forse già se ne pentiva, come sappiam che pentissi quando vide Barbarossa padrone d'Algeri proclamar sovrano il Gran Turco Selìm.
      Ecco ora i tre ordini di fatti che risultano dal diploma.
      Il primo è che i Genovesi lagnavansi del ricetto dato a' corsari turchi e aveano mandata alla volta di Tunis un'armatctta in atto minaccioso. Abu-Abd-Allah si scusava, si maravigliava anzi del sospetto, facea recriminazioni e promettea di chiudere i porti a' corsari che offendessero alcun genovese.
      Ma ciò quando si fosse rinnovato l'accordo, eh'è il secondo argomento dello scritto. Si vede che la pace era


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Nuovi ricordi arabici su la storia di Genova
di Michele Amari
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