Nuovi ricordi arabici su la di Michele Amari
( 005 )
eos i che possa nuocere all' una o all' altra delle due parti o far dispiacere agli uni o agli altri.
L' illustre ambasciatore Niccolò Leccanozze — che Dio lo favorisca — ha dichiarato obbligatorio pe' suoi committenti, [cioè] l'arcivescovo, i consoli e tutto il popolo di Genova — che Dio li favorisca — [tutto] ciò che si contiene nel presente trattato stipolato e pace slabile e rafferma; [la quale obbligazione è fatta] secondo la commissione [data] ad esso [Niccolò] nella lettera loro, la conferitagli autorità di prestare guarentige, [la dichiarazione] di accettare ogni suo fatto e di tenersi vincolati dalle sue opere e parole, e il [fatto di averlo] creato plenipotenziario loro in questo negozio, e di avergliene dato atto stipolato e confermato: [la quale dichiarazione l'ambasciatore ha fatta] dopo avere ascoltato tutto il contenuto del presente [trattato] spiegatogli nella sua lingua a parola a parola, in guisa ch'egli ne intendesse chiaramente ciascun capitolo, e nessuno gliene rimanesse occulto.
[Indi 1' emir e 1' ambasciatore suddetti] hanno assegnato a questa piena conciliazione e tregua ferma e schietta il termine di venti anni i quali si conteranno dal mese di giumadi secondo, corrispondente all' agosto dell' anno cinquecentottanta-quattro (1188), nel qual termine avrà corso la pace fermata e avrà vigore la guarentigia de' patti.
Ed hanno giurato per le anime loro, innanzi quel Dio eh' è Solo e che è Ottimo tra i testimonii , di osservare questo trattato' ed hanno battuto destra [a destra] promet- pi(g. io tendo col [sacramento] più forte che uom abbia dato mai in qualsivoglia credenza e religione, che questa pace sarà osservata compiutamente, nel modo più lodevole e con la più schietta lealtà e [buona] intenzione. « Chi violerà [questo accordo] tradirà l'anima sua propria; e chi compirà i [patti] giurati innanzi a Dio, si che noi pdi daremo gran guider-
| |
Niccolò Leccanozze Dio Genova Dio Niccolò Dio Ottimo Dio
|