La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
Sì-
capo primo ^ ' 3 triarchi e i primi condottieri de'popoli por^soln^ vano in memoria di fóro imprese. Questa pietra fu forse il primo termine della Liguria.
Non pare che Mar, a somiglianza de'capi d'altre nazioni, avesse il titolo di re. Anzi è verisimile che i Liguri si mantenessero alcun tempo nel primo stato della società senz'altro governo che delle famiglie, senz'altre leggi che della natura. Di poi si raggrupparono in molte e piccole popolazioni, le une indipendenti dalle altre; il novero, i nomi e i confini delle quali hanno faticata la penna di uomini dottissimi nell'età moderna (l). Noi le indicheremo brevemente.
Fra il Varo e la Rutuba, ora la Roja, erano i Vedianzi e i Ventimigliesi. Tenevano i primi due grosse castella, Cernendo, oggi Cimies alla montagna e Lumone, forse Mentone al mare. Non si conosce de'secondi, sebben numerosi e potenti, fuorché la città nominata da' Latini Albium hi» timelium, or Ventimiglia, e il castello allora marittimo di Tabbia or Taggia. E difficile a dirsi, se al territorio loro, o a quello degl'Inganni lor confinanti a levante, appartenesse l'antichissimo bosco consecrato alla memoria di Borman, il Nettuno de'Liguri. La città principale degl'Ingauni, popolo fra i Liguri chiarissimo, si chiamava in loro favella Albing, in latino Albium Ingaunum, e in volgare Albenga. Confinavano col distretto di lei i Sabazi padroni del golfo di Vada Sabatia,
(I) Filippo Cluverio, l'autore della tavola corografica dell'Italia, d'Anville, Freretj Simon Pelloutier, Gasparo Oderi-co, Stanislao tardetti, Jacopo Durandi, ec.
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