La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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24 LIBRO-PRIMOk
vjta campata danno alcuni cagione all'amore del w^lio quasi fanciullo, il quale fe'pròdigii; altri alla fede e al coraggio di un servo ligure (*>.
Annibale ruppe un'altra volta i nemici allaTre-bia, indi si ridusse in Liguria per ivi svernare, avvalorar la sua parte e abbattere interamente la contraria. I soci gli dettero nelle mani due questori romani, due tribuni de'soldati e cinque figliuoli di senatori còlti in un'imboscata. Ebbe inoltre vettovaglie, danaro, soldati; con che rinfrescato l'esercito, passp i monti Apuani, s'inoltrò nell'Etruria e vinse la battaglia del Trasime-ne. Onde i Romani pigliarono l'estremo partito di eleggere per capo supremo o dittatore quel Fabio stesso che aveva già sconfitto i Liguri. Fabio rintuzzò l'impeto de'vincitori, temporeggiando senz'avvilirsi; e salvata in quel modo la patria, ne dipose il comando. Parve allora al senato che un'autorevole ambasceria riconforterebbe i suoi amici in Liguria, scemerebbe il numero dei suoi nimici. Gliambasciadori mostrarono non convenire agl'Italiani la compagnia de'Rarbari; essere instabile la costoro fortuna, sicura sol la perfidia; e dileguarsi gli alteri lor vanti, come la guerra passata certificava, in un profondo sfinimento di forze.Roma all'opposto stimare più dei comodi propri i patti giurati, non dimenticare i benefizi giammai, nè perdersi d'animo per qualunque sventura; tal che ultimava tutte le guerre con esaltar sè e i compagni, vinti e depressi gloriosamente i nemici. Parlavano i legati con granii) Polyb., III.
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