La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
\ 30 ) LIBRO PRIMO V : '
^kjoro potea desiderare occultamente, domandasse pure e l'avrebbe: farebbono4l restante i loro vicini, a'quali erano comuni le cagioni dell'aderire, non quelle dell'occultarsi. 1 Liguri risposero, essere disposti al cimento; desse loro tempo due mesi per le leve e toccherebbe con mano gli effetti.
I messi de'popoli etruschi, poco innanzi arrivati, gli fecero somiglianti promesse, ond'egli si levò finalmente dalla Liguria marittima, dolce soggiorno ove avea consumati quasi tre anni, mai imitando l'ammirabile celerità eie'fratelli. Nel montuoso distretto degli Epanterii egli raccolse quanti uomini e giumenti potè; e scese quindi nell'In-subria. Con che fatica menasse i suoi elefanti su e giù per quelle balze scoscese, chi le passò in sua vita una volta, il sa. Quintilio Varo pretore e Marco Cornelio proconsole congiuntisi insieme aspettavano Magone al Tànaro; esso non ricusò la battaglia, nè potea ricusarla. (3781)La fortuna da principio l'ajutò. Un tribuno militare che di-rebbesi oggi un generale, ventidue cavalieri romani e molle file di fanti furono abbattuti e calpestati dalle belve affricane. Cedevano le intere coorti il terreno, quando Quintilio e Cornelio collocarono gli armati alla leggera sopra due poggi con ordine di scaricare acutissimi dardi contro la proboscide e gli occhi delle fiere. Flagellate esse in tal guisa, da prima ristettero, poscia rivolgendosi indietro rabbiose fecero più danno a'ior conduttori che fatto non avevano agli avversari; da ultimo stramazzarono al suolo senza vita. In questa confusione i Romani presero ani-
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