La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 31
mo e 'incalzati vivamente i nemici, cinquemila ne uccisero e acquistarono ventidue baiidiec^ Nelle cose avverse Magone Cresceva in ardire; e però ricondusse alla battaglia i fuggitivi, esponendosi da prode soldato. I corpi degli elefanti facevano una specie di argine fra le due schiere. Esso fu il primo a superarlo, ma in quel punto medesimo ricevè una grave ferita che lo costrinse a ritirarsi di nuovo; e la notte seguente riprese il cammino dell'alpi liguri trasportato sopra una lettiga. Non l'inseguirono i Romani, perchè l'esercito del pretore aveva perduti 23oo uomini, e quello del proconsolo molto più. Giunto Magone al lido del mare fra Savona e Albenga, trovò un decreto del suo senato che richiama vaio alla difesa dell'Affrica, diede tosto alla vela, ma nel procelloso viaggio mori miseramente della sua ferita.
Liberati i Romani da questo pensiere non vollero che Genova avesse più a dolersi della loro amicizia. Era la dignità del pretore la prima dopo quella de' consoli. Confermarono in essa pertanto un senatore diligentissimo Spurio Lucrezio, discendente da quella casa illustre ond'era nata laSudica Lucrezia, e poste sotto '1 governo di lui ue legioni, lo inviarono a Genova (*) per attendere al rifacimento delle mura abbattute e all'ornamento del luogo; imperciocché i soldati d'allora sapevano egualmente combattere e murare. (3782) Pensate che lavoro fu quello! degnissimo
(lj Liv. xxx;.
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