La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
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^sal certo dì
) LIBRO PRIMO certo di ottomila Romani pratici, robusti; usati alia fatica e militarmente uniti sotto un sol capo. Genova dunque risorse più bella due anni dopo la sua rovina, e ottenne o più veramente ricuperò le prerogative delle principali città confederate. Dal canto suo ella si mantenne sempre fedele nell'amistà del popolo romano.
La riedificazione di Genova precedette di poco la maggior vittoria di Roma. Occupate dal giovine Scipione le maremme affricane, vinto in battaglia Siface re de' Numidi, i Cartaginesi facili ugualmente a disperare come a presumere, richiamarono Annibale dall' Italia. La campagna di Zama, città cinque miglia distante da Cartagine, fu il luogo dove i due capitani più famosi, gli eserciti più agguerriti dell'antichità combatterono dell'imperio del mondo. Scipione niente innovò dell'antica ordinanza romana. Annibale pose gli elefanti dinanzi alla fronte dell'esercito, in prima linea gli ajuti liguri e galli, quindi le nuove leve cartaginesi, in ultimo le sue bande veterane eia' cavalleria sulle due ale. Egli sperava che l'impeto della prima schiera nimica sarebbe smorzato dalle nere, o sostenuto appresso da'Liguri e da'Galli, i quali gradatamente cedendo al raddoppiarsi delle file nimiche, dovevano dar luogo all'assalto della vecchia ordinanza contro le affaticate legioni, mentre i medesimi riordinandosi a'fianchi, compierebbono l'incominciata vittoria. Ordine degno di quel gran capitanol ma l'aste romane il recarono a nulla.
Cartagine vinta implorò la pace. Fra le condizioni a lei imposte una fu di bandire per sempre
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