La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
} CAPO SECJpNDO \ , 33
Annibale, un'altra di poi^far leve in Liguria Credevasi universalmenteNche i confederati K-» guri si piegherebbono a chieder pace ancor essi; pur dubitando di non l'ottenere onorevole da ni-mici trionfanti, stettero durra non domandarla. Senza che irritava quegli animi feroci il disegno già palesato dal vincitore, di aprire ne1 loro di-* rupi una strada di congiunzione fra l'Italia e le Gallie. Or se cotale pensiero si traeva ad effetto, giudicavano di perdere il miglior dono che la natura avesse lor fatto, l'asprezza del paese, in danno presto o tardi inevitabile della libertà. Ma che gioveranno le vie scoscese e i passi difficili, se non si bada a difenderli? I Romani ci ban tolto i nostri stìpendii, i nostri confederati, e ^orreb-bonci ora spianare le abitazioni. Noi soffriremo giammai ! Sono le cose de'Liguri in questo stato che alla difesa è lor necessaria l'angustia de' luoghi, e all' angustia lor la difesa.
Così andavano esagerando i principali della nazione. Da queste voci agitati i Liguri orientali fan lega co' Galli cisalpini, fra i quali era rimaso un Cartaginese per nome Amilcare con l'avanzo dell'esercito di Asdrubale. Eleggono costui per capitano; vanno in numero di quarantamila a Piacenza,una delle colonie fondate, comesi disse di sopra, per tenerli a freno, la prendono, la mettono a sacco e fuoco. Non più ai duemila co» Ioni si salvano tra il ferro e le fiamme. I vincitori si volgono a Cremona. Lucio Furio pretore nella Gallia Cisalpina, annunzia alienato, tutta la prò-
(I) Polyb. XV.
serba, T. I. 3
by
| |
Liguria Credevasi Nche Italia Gallie Romani Liguri Liguri Galli Cartaginese Amilcare Asdrubale Piacenza Cremona Furio Gallia Cisalpina Polyb
|