La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
38 ' LIBRO PRIMO ^niello stretto, correre nelle campagne. Cominciava là presso il territorio de'Liguri apuani. Abbruciano le biade, guastano le ville, predano, uccidono. L'esercito ligure vede il fumo e la fiamma levarsi da'suoi colti; ode le grida delle donne e de'fanciulli, cbi può raffrenarlo? Sbandasi,Sgombra lo stretto e libera i Romani dall'imminente rovina. Comunque si giudichi dello stratagemma, certamente Minuzio campò dal pericolo, e finito il suo consolato, non solamente gli rimase il comando, ma vennergli nuove forze da Roma. Passò il fiume Frigido, s'affrontò cogli Apuani alla Magra, fe' molta preda e di molta ricuperò.
Or mentre crede sè in sicuro e i Liguri in fuga, ode una notte levarsi da tutto il campo un grido subitano : all' arme all' arme; ogni centurione, ogni soldato corre al suo posto per l'eccellenza della disciplina; non disordine, non timore. Il proconsolo sostiene tutta notte l'assalto; all'alba fa due sortite da due porte diverse, e combattuto più. ore, respinge da ultimo gli assalitori che si disperdono e appiattansi nelle montagne; il paese non fa resistenza. Per la qua! cosa Minuzio van-tavasi di ricevere in Roma l'onor del trionfo sopra i Liguri, come dianzi ottenuto l'aveva sugli Spagnuoli; ma noi consentì il senato allegando l'aspetto ancor vacillante e pericoloso della provincia. Era stato in quel mentre promosso al governo dell'armi in Ispagna il pretor Lucio Bebio. Or questi dando più fede alle millanterie di Minuzio che alla giusta diffidenza del senato, s'arrischiò a trascorrere la riviera ligustica col numeroso suo seguito e i suoi littori così franco eby
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