La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO < 39
borioso, come fra popolandomi e sbigottiti. Se non che invece del^pretesò terrore vi trovò odia implacabile, e in cambio di omaggi insulti; talcbè messa in fuga la sua comitiva e ferito esso stesso, a mala pena arrivò a Marsilia. Implicati i Romani nelle guerre dell'Asia dissimularono; ma quelle vinte in men di tre anni, mandarono le principali lor forze sotto ambedue i lor consoli in Liguria, cosa non meno spiacevole a* capi che agi' infimi legionari. Nega vasi a quelli da qualche tempo il trionfo per la piccolezza de' vantaggi e la continuazione delle ostilità. Doleva a tutti, già presi dalle morbidezze dell'Asia, il vivere non che il guerreggiare in paese disagiato, angusto, di ogni cosa sfornito, fuorché di pericoli e di fatiche. Dovevano prima scacciarne i possessori, che inoltrarsi. Trovavano ad ogni passo castelli forti, ben difesi, ch'era necessario assediare; da per tutto aguati, assalti improvvisi: non carri, non giumenti, appena vi reggevano i cavalli; ninna speranza nella guerra, nessun utile nella vittoria. A seduzioni, come altrove, a minacce era vano appigliarsi; tutto parea dipendere dall'arme, e queste, mille volte felici, non bastavano. Oltre all'asprezza de'luoghi, lo stesso nimico era instancabile, veloce, intrepido, non dando mai sicurezza, mai posa; quando si credeva più oppresso, risorgeva più avido di combattere; e se talvolta parea spento, era per rinascere più numeroso: nimico nato veramente,, come dicelo storico latino, a confermare ^li animi romani in virtù, e a mantenere i buoni ordini della loro milizia.
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