La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
40 > W^O PRIMOVolle perciò il senato che lasciato l'Asia a'pretori, non un consolo solo, ma tutti e due andassero in Liguria; e opponendosi questi, fece un secondo decreto per obbligarveli. Giunti a'confini, Cajo Flaminio Nepote combattè i Friniati verso il Modonese, e Marco Emilio Lepido i Bri-niati verso il Parmigiano; quindi dalle due bande opposte corsero sopra gli Apuani. Sospinti quei Liguri dall'uno ali altro monte, si raccozzarono sulle vette dell'Augino che dicesi oggi il monte di Centocroci; ma più che la fortezza del luogo potendo la disciplina militare, parte al lido del mare e parte si tramutarono alla destra riva del Po; l'arme tolte a tutti, e proibito di mai più portarne senz'espressa licenza. La storia romana tace qual resistenza opponessero in quelle balze; ma degna del ligure nome fu certamente, atteso i voti solenni che i consoli fecero alle Dee Giunone e Diana in due diversi combattimenti; non era costume di farne fuorché ne' pericoli estremi.
Con tutti i vantaggi conseguiti in Liguria non parve a'consoli tempo di aprirvi strade; ma ri-serbandole a miglior congiuntura, dettero opera a quelle della Gallia cisalpina e dell'Etruria, acciò se non altro lo spazio interposto fra i romani confini e i monti della Liguria fosse un cammino agevole e fermo per le legioni. Emilio dunque cominciò una gran via fra Piacenza e Rimini, combaciandola all'antica Flaminia fra Rimini e Roma, mentre Cajo Flaminio un'altra ne aprì fra Bologna ed Arezzo, cui succedeva fra Arezzo e Roma la Cassia. Ambedue presero il nome dei loro autori; ambe si terminarono con incredibilehy
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