La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
42 MWIO PRIMOdoni o pronto ubbidire; gl'Ingauni virilmente s'opposero, ma perderono sei castella, e a qua-rantatrè lor cittadini presi in battaglia fu barbaramente mozzato il capo.
Dopo Marco Sempronio e il fiero Appio Claudio vennero altri consoli. Lucio Porzio Licinio si trovò a mal partito ne' gioghi soprastanti al golfo di Luni, onde votò un tempio a Venere Ericina se ne campava; e la Dea del loco, giusta l'erronea opinion de'Gentili, il preservò. Finalmente dopo due ripulse pervenne al consolato quell'ornamento della gente Emilia, Lucio Emilio Paulo che atterrò poscia il regno di Macedonia. Secondo un recente senatusconsulto ciascuna delle sue legioni aveva cinquemila dugento fanti e trecento cavalli, con fanti quindicimila e cavalli ottocento, tratti dalle città latine. GÌ' Ingauni erano più esacerbati che domi dalla ferocità Claudiana; ma non potendo a tante forze resistere, parte salirono ai luoghi inaccessibili, parte abbandonata la terra ferma, corseggiando dall'Etruria infino alle colonne d'Ercole, non rifinivano di molestare i sudditi e i compagni de'Romani.
Querele e suppliche vennero da ognilato a Roma; ma l'anno del consolato passò senza frutto e fu prorogato il governo della guerra a Paulo, dolentesi oltremodo e confuso di non poter nuocere a'nemici, dov'essi cotanto nuocevano a'suoi. Apparecchiate però le cose opportune a un assedio, si strigne alla città di Albenga. Escongli incontro gli ambasciatori delle città, pregandolo per un respiro di tempo, per dieci giorni e non più, quanti bastano a rimuovere il popolo dalla 9aa osti-
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