La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO 43
nazione. Pregano inoltre che nissuno s'inoltr* dietro al promontorio eh'è di rimpetto, perchè ivi si trovano di piantagioni preziose, sostentamento e delizia degli abitanti. Ora togliendo una studiata asprezza da questo racconto diTitoLivio, come il fonditore la bassa lega dall'oro, pare a noi che senza accusare di poca fede gli ambascia-dori, di troppa dabenaggine il capitano, non altro vi s'intenda che un pattousitato anche al presente, secondo il quale Àlbenga doveva arrendersi a discrezione, quando fra dieci giorni non ricevesse soccorso. Calavano intanto riuniti dall'odio comune i duri Epanterii con tutti quegli altri che han pascoli nelr alte Yiosenne. Le selve e fondure, e il promontorio celavano i lor movimenti. Sull'imbrunire dell'ora insieme raccolti saltano fuora e piegando a ponente serrano il campo nimico fra l'esercito loro e la città. Impeto più disperato non sostennero mai i Romani. Tempo non hanno a piantar le bandiere nè a spiegar l'ordinanza. Difendere l'ingresso degli alloggiamenti e coperti dal vallo resistere, questo è tutto che possono fare, e forse noi potran lungamente. Emilio spedisce messi al vicin consolo; ma questi si trovava sprovveduto di gente} scrive all'altro, ma è occupato contro gl'Istriani.
Vengono in un medesimo tempo al senato le nuove del soprastante pericolo, del chiesto soc* corso, dell' impossibilità di prestarlo. 11 senato delibera, s'armino tosto due nuove legioni dicit* tadini romani; tutti sotto l'età di cinquantanni s'obblighino con giuramento ad arrolarsi e partire al primo cenno. I duumviri navali faccku¥>
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