La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO SECQOTO 47
      l'adirarsi nuoceva, si volsero a'prieghi, alle lagrime, alle più sacre proteste. Rinunzierebberd all'uso dell'armi, darebbero i figliuoli per istafichi, ogni più dura condizione verrebbe lor cara più tosto che non vedere mai più il suolo natio, 1 templi della nazione, i sepolcri de'padri, tante sacre immagini, tante dolci memorie. Pensasse il senato che se amava egli Roma, uguale amore portavano essi alla Liguria, fors'anco maggiore, perch'era men grande, men fortunata. Quali tiranni, «pali fiere, non che un governo sì giusto e pio potrebbono dimenticarsi che sbandire un popolo è un violare quell'universale e divino affetto della patria, è un offendere i sacri diritti della natura, un profanare gli Dei conservatori delle città e delle nazioni 1
      Intese queste suppliche, il senato providde alle spese del viaggio e del collocamento; ma nella sostanza del suo decreto rimase inesorabile. Di modo che quarantamila Liguri con le donne, i fanciulli e i pochi cenci avanzati alla desolazione, travalicarono quasi tutta l'Italia per giungere alla terra d'esilio. Non era questa lontana dalle foci Caudine, ove già i Sanniti, numerosi allora e guerrieri, posero un romano esercito sotto il giogo. Onde il sito stesso mostrava come facilmente si passa dall'una all'altra fortuna.
      La trasmigrazione di quegP infelici riuscì [così grata al senato che concedette per la prima volta il trionfo a tali che vinto non avevano nè pur combattuto. Un morbo contagioso era stato cagione che i consoli del medesimo anno si rattenes-sero a Roma} Calpurnio Pisone ne morì. L'altroGooqIc


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Primo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 479

   

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