La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
58 LIBRO PRIMOtutto dolcezza in Liguria: perocché vedeva ardersi in viso lo sdegno di que'popoli delusi; e d'ordinario l'uom superbo a casa è da principio umilissimo di fuori. Convennero dunque i due consoli di anteporre la benignità alla violenza; e tal frutto ne colsero che in quell'anno medesimo e ne'quattr'anni appresso, quando Perseo re di Macedonia e Genzio re d'Illiria ebbero guerra con Roma, il paese tutto fu in pace. Donde si può conoscere, sebbene la parzialità degli storici latini insiste sovente nel contrario, che i Liguri erano pacifici sempre che non erano provocati. Fecero anche di più, arrolandosi in numero di duemila giovani destri e vivaci nella fanteria leggiera degli eserciti romani (I). Riconobbe il senato tali vantaggi dall'autorità del consolo Elio nel paese natio; e il rimeritò prontamente, soggiogata al tutto l'IHiria, con eleggerlo uno delegati, ch'era sommo onore, a rassettarne lo stato e regolarne le condizioni. Ma non usò pari gratitudine verso i popolari di lui. Anzi non prima venne a capo di quelle guerre che un'altra ne 6uscitò in Liguria. (3819) Q. Elio Peto e M.Giunio Penno si nominavano i consoli dell'anno 58y di Roma, Claudio Marcello e SulpizioGallo dell'anno seguente. Quelli si diedero a saccheggiare il paese, e questi, secondo i marmi capitolini, ne ritornarono trionfanti a Roma. La generosa nazione s'accese a vendetta; e l'ingratitudine provò un gastigo almen momentaneo, leggendosi nell'argomento del libro quarantesimo sesto di Tito
(I) Liv., XLII, 7. Vedi Annoi. IV.
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