La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
60 K LIBRO PRIMONizza. Seguirono molte conlese co'popoli vicini; la più pericolosa fu verso l'anno 098 di Roma co'Liguri Ossibii e Diceati. (3828) I quali più felici o valorosi che i Salii Segobrigi non erano slati, corsero da levante le terre nuovamente fondate, e da ponente pervennero fino alle porte della greca colonia. Marsilia ancora nascente aveva ricercata l'amistà de'Romani, e ottenutone i patti più favorevoli, quasi gradi a entrar nelle Gallie. Allora dunque richiese di ajuto il romano senato (1). Parve egli restìo all'occasione che sì fatta domanda gli dava in mano. Pur, come dall'antica lega costretto, inviò tre legati t^j a Egitna città principale degli Ossibii, invitando que'popoli a cessar dalle offese, restituire il già tolto e vivere in pace coi Marsiliesi. Gli Ossibii non avvezzi a mediazioni e del nome romano consapevoli sol per udito, ricusarono le condizioni degli ambasciatori. E veggendoli lenti al dipartirsi, insospettiti gli accomiatarono. (3829) Due ubbidiscono; il terzo, Cajo Flaminio nominalo, persiste nella volontà di trattenersi; minacciato dalla forza pubblica, arma i servi, munisce la casa e solamente dopo l'uccisione di quelli, ferito ancor esso, si lascia trasportare a Marsilia. Allora i Romani allegando la violazione del gius delle genti e dissimulandone l'abuso denunziano guerra agli Ossibii: i consoli Quinto Opimio e Lucio Postumio hanno ordine di assalirli. Augurii infelici
(1) Polyb. excevpt. legai. 132. Liv., epit. XLVII.
(2) lui. Obseq. de prodig., c. 76. Egitna è creduta dal Oliverio Cannes, da altri Agay.
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