La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
64 LIBRO PRIMOassaliti, assalitori, e non mai bene assoggettati Nel medesimo tempo Filippo Macedone, Antioco re della Siria furono vinti da'Romani: gli Etoli, i Gallogreci oppressi, i re^ni di Macedonia e d* 11-liria estinti; Cartagine, Corinto, Numanzia distrutte e arse; tutti i potentati, tulli i popoli tacquero, per così dire, al cospetto di Roma. Queste nazioni si difesero con eserciti, ricchezze, o forti ripari, talora anche con grandi virtù; e nondimeno riuscì facile a'Romani il debellarli. Difese i Liguri un'unione di cose che negli altri antichi popoli non si mantenne lungamente, e ne'moderninon è mai; ferocia di costumi, asprezza di strade, abbonamento alla servitù, un viver libero e uguale, ma sopratutto la povertà che rispetto alle grandi nazioni è delle piccole la difesa migliore.
De'modi loro di guerreggiare si è già accennato. L'uno si adoperava uopo grandi offese o scontine. Tenevasi allora una generale adunanza de'popoli compresi nella medesima lega, e promulga vasi a grida e a furore la legge sacra, così detta del Saramento, che ogni persona abile all'arme prendeva, di difendere e vendicare la patria. I principali della nazione giuravano i primi; e poiché l'adunanza era sciolta, trascorrevano tutto il paese per dare il giuramento agli assenti. E' cosa mirabile a pensare, come dopo le maggiori percosse si rinnovava per tal legge un esercito sopra i precedenti numeroso e feroce, aggiungendosi all'ordinarie cagioni gli stimoli della religione. Ma non conoscevano allora indugi, non aspettavano occasione; scorto il nimico lo assaiL-
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