La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO , 77 /
tratto caduto dal cielo nel tempio di Giunone. Vi fu gara allora a provvederne di simili (D, e se ne armarono principalmente i Veliti. Reciprocamente i Liguri imitarono i Romani nella dispo-sizion regolare delle coorti; presero inoltre a radersi la barba e a scortarsi i capegli (2). Solo ritennero il patrio costume i Voconzi e i Vedianzi, detti perciò Capillari o Cornati e novellamente Barbetti.
Intorno alle fogge dell'abbigliamento, alcuni popoli della Liguria s'attennero all'antico rozzo giubbone di pelli lanose e camminarono uomini e donne a piè nudi; laddove parecchi altri le forme imitarono che videro prime a'legionari romani e che opportune riuscivano per l'aspre loro montagne; ciò è un vestito tondo di lana con piccole falde su i fianchi, detto in latino sagum e anche sagulum quando era più fino; inoltre una calzatura pur da soldati, chiamata caliga, con chiodi di legno sotto le piante e stivaletti di cuojo fin sovra il ginocchio. Del che il presente dialetto del paese serba l'analogia nelle voci Saaghelta e Caegà, l'una dinotante un vestimento consimile, adoperato dal popolo minuto e da'cacciatori ; l'altro un artigiano che altrove si appella calzolaio.
Quanto all'antico dialetto ligure, Erodoto ci ha conservata la voce Sigyncs, per significare i commessari delle navi mercantili, e Plinio la parola Bodinco, per dinotare il fiume re dell'Italia.
(T) Jul. Obsequen. de prodigiis.
^2) Lucan. Pharsal. Et nunc tonse Ligur.
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