La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
84 ' LIBRO PRIMOquanti si serbano ancora in Italia. Or questa è che dimostra (*), come Genova era città confederata; come i Yitturii e i Langansi, popoli coltivatori dell'alta Polcévera, erano a lei attribuiti, e come insorte fra essi interminabili gare a ca-gion di confini, la sentenza da lei pronunziata passò in ultimo appello a Roma. Per sostenerla i Genovesi inviarono a loro legato Moco Meticanio figliuolo di Meticone, e per impugnarla i Vitturii mandarono Plauco Peliani di Peliani. Fu ammesso il ricorso; e il romano senato delegò con solenne decreto due nobilissimi fratelli della gente Minuzia, della famiglia Rufa, a esaminare sul luogo la contesa, fermare i confini, piantare i termini e ricomporre quell'importante parte della Liguria in quiete. L'inscrizione scolpita sulla tavola di bronzo è appunto la decisione de'deputati romani. (3868) L'anno ch'ella fu proferita è il 687 di Roma, l'anno medesimo in cui sopra dicemmo che Quinto Marzio proconsole fondò la colonia di Narbona tra i Liguri transalpini, i Galli meridionali e gli Iberi.
Dall'essere di confederata, Genova passò allo stato di municipio ; e i suoi cittadini furono ascritti co'Veleiati nell antica tribù Galeria di Roma (2); ond'è probabile che a tal grado giugnessero prima della legge Pompea. Dopo questo ottennero
(1) Gruter. Thesaur. inscription. I, 204. Atti dell'Instituto Ligurej tom. II in Genova, Tipografia Pagano. Chi ama ve» derla nell'originaria sua forma, il può conducendosi nell'antiche stanze de'Padri del Comune; chi ama meglio leggerla e intenderla senza fatica, scorra gli atti suddetti.
(2) V. Annot. VII.
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