La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO PRIMO 105
dichiarare pubblicamente ch'egli proscriveva in quel punto lutti coloro de'quali si ricordava, ma un'altra volta avrebbe proscritto quelli che non gli cadevano allora in mente. (3<)o3) E trucidati i due consoli dell'anno, si creò da.sè stesso dittatore. Questo era un grado introdotto nelle grandi calamità della repubblica, perchè un sol uomo provvedesse alla salute di tutti, di autorità illimitato, ristretto di tempo a sei mesi. Ma l'usurpatore il volle perpetuo; poi l'abdicò quando a lui piacque, tornando a condizione privata in mezzo a coloro cui aveva tiranneggiati, e a'congiunti di chi aveva' uccisi.
E cosa notabile che la repubblica non fece mai acquisti sì grandi, come in questo misero tempo di civili discordie. Perchè Lucullo soggiogò le le sei provincie de'Traci dal mare Adriatico sino alla punta orientale di Europa; Sertorio vinse la Lusitania; Pompeo Magno un gran tratto d'Asia di là dal mar Nero; e Giulio Cesare superò i Galli, i Germani, i Britanni. Ma la gloria non sazia i cittadini di quelle repubbliche ove i vizii domestici agguagliano le virtù militari. Tutti coloro che avevano riportata una qualche vittoria, anelavano al posto fasciato da Siila; e Cesare fu il più felice di tutti, se felice può essere chi le patrie leggi calpesta. Invano Pompeo, il quale non pativa eguali non che superiori, gli fece contrasto; chè fu cacciato di Roma, Vinto a Farsa-glia, inseguito su i mari da lui trionfati, e decapitato a Pelusio per tradimento del re d'Egitto. Un figlio di Pompeo fu vinto in Ispagna; un discendente del grande Scipione, in Affrica; l'ini-
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