La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO SECONDO li 7
corrotti, l'età matura di lui, l'animo parco e i severi costumi; le medesime cose increscevano alla plebe e a'soldati, ghiotti di feste e donativi. Donde scoppiò fra sette mesi un tumulto del quale Ottone, stato a Neron confidente, era capo, Alcuni consigliavano a Galba di fortificarsi in palagio; dar tempo a*rei di pentimento, a'buoni di unione. Ma s'attenne al parere di chi voleva affrontare il pericolo. Riscontrandolo un soldato che veniva dal luogo del tumulto, tutto lieto gridò : « Con questa spada (e la mostrò sanguinosa) ho ucciso Ottone»; e Galba a lui: « Compagno, chi te l'ha comandato?« Parole veramente degne d'imperio 1 Già tutti gli folleggiavano intorno per mostrargli allegrezza, quando si seppe un altro essere l'ucciso; i sediziosi inoltrarsi a gran passi; il Campidoglio, il campo Marzio occupati. A quest'avviso, al comparir primo di alcuni avversari, le guardie già male affette si sbandano, fuggono coloro che, credendo Galba superiore, lo seguitavano armati, fuggono gli adulatori; ed egli, quasi solo rimasto, porge imperturbabile la gola agli ucciditori.
(69) Il pretore urbano chiama i senatori, i quali, facendo a gara, decretano a Ottone la podestà tribunesca, il titolo di Augusto, tutti gli onori imperiali. Quasi nel medesimo tempo i soldati che erano alle stanze in Germania, superbi della uccision di Vindice, avevano giurata fedeltà a Vitellio lor capitano. Le lettere del senato, le promesse di Ottone non li rattennero punto; corsero anche e strascinarono il neghittoso lor capo al passaggio dell'Alpi e alla guerra civile. Nonby
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