La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
118 LIBRO SECONDOdurò questa gran tempo, ma costò molto sangue e la rovina di molte città, fra le quali fu Venti-miglia. Nel sacco datogli dagli Ottoniani perì Giulia Procilla madre di Giulio Agricola, gran capitano, e Giulio era suocero di C.Cornelio Tacito, quello storico così profondo che più conosci gli uomini e più l'ammiri. Parve superiore a quell'età tralignante l'animo di un'altra ligure donna, la quale nascose il figlio bambino, e credendola i soldati aver con esso nascosi i denari, la domandavano co' più crudi tormenti, ove avesse appiattato il figliuolo. Ella mostrando il ventre, gridava: «Qua entro »; nè strazio nè morte presente le strappò altre parole.
Ottone veggendo i suoi partigiani incrudelire, non vincere, venne in tedio della vita, si fece una sera portare due pugnali, li tastò e misesi il migliore al capezzale. Passò quieta la notte, nè senza sonno: all'alba s'infilzò in sul pugnale col petto. Roma indifferente acclamò Vitellio. Ma i governatori delle provincie orientali, abborrendo un imperatore creato in Germania, conferirono
?uesto titolo a Flavio Vespasiano comandante in alestina. Perciò la guerra civile appena estinta riarse. Maheggiavano quella i partigiani più ambiziosi; mentre l'uno de' principi banchettava stoltamente in Roma, 1' altro tesaurizzava sulle robe più sordide in Siria, dicendo che il danaro> onde che venga, non pute. Intanto i Vitelliani furono superati da per tutto; assediati nel Campidoglio e presi a discrezione, stando di mezzo la plebe che, come a una festa, ora a questi, ora a quelli applaudeva, I vincitori trassero il vilipesoby
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