La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
126 LIBRO SECONDOde'Parti, la cui cavalleria.tutta bardata di ferro, appena vista investiva coli'aste, appena riurtata fuggiva, scagliando un nembo di saette all'indietro. Crasso perdè ivi la vita, Antonio la riputazion militare: Cesare s'incamminava alla guerra dei Parti, quando fu ucciso in senato. Per lo contrario Augusto raccomandò nel suo testamento ai Romani di non passare l'Eufrate. Questa voce di moderazione tanto potè che i superbi Arsacidi, nell'ordine di successione discordi, elessero arbitri i primi imperadori, e parecchi del sangue per educazione o gelosia ne inviarono a Roma. Il re Vologese offerse soccorsi a Vespasiano nella guerra civile, e lui favorì Domiziano contro i vagabondi Alani. Solo Cosroe nipote di Vologese, manifestava sentimenti diversi dell' avolo : la grandigia Arsacida menomarsi nella pace; le cose sue mantenere, esser virtù da privato, da regi occupare l'altrui. Egli vociferava tali minacce, quando Trajano, consentendo con mesti volti il senato, risolvè prevenirlo. I principi dell'Armenia e dell'Osroene si voltarono a sua parte; l'Eufrate soffri un ponte romano; la Mesopotamia, salvo Atra città del deserto, cadde, e Cosroe combattuto dai propri congiunti, ottenne umiliandosi una tregua.
Trajano soggiogò in quel mezzo l'iberia, la Colchide, con la costiera eh'è a levante del mar Nero fino a Sebastopoli, paesi abitati da barbare nazioni e governati da piccoli re. Appresso essendo la tregua spirata, iugò nuovamente il nimico; riaperse il Nar-Malcha, vastissimo canale fra l'Eufrate e il Tigri: superò per questo fiume, ed espugnò Ctesifone metropoli de' Caldei. Di poiby
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