La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
130 LIBRO SECONDOl'avesse avuto! Commodo voltando una squisita educazione in veleno, amareggiò, accorciò forse li ultimi momenti del padre. Nè gli bastò di por ne alla felicità de'Romani, ma nel governarli gareggiò con Nerone. Come a quel mostro piaceva cantar su i teatri, a Domiziano far caccia d'insetti, cosi a Commodo piacque scendere nell'arena e combattere co'gladiatori. Tanto più arso ne usciva del sangue de'cittadini, i ministri delle sue crudeltà, le vittime de'suoi piaceri entravano egualmente nelle sue proscrizioni. Occorsegli un giorno di lasciare in sul letto una nuova lista di morte; nella quale sopra i nomi di quattordici senatori erano quelli di Marzia sua concubina, di Leto prefetto del pretorio, e di Eletto gran ciam-berlano. Giovò questa volta a'buoni l'essere confusi co'malvagi. Perchè letta la lista tremenda, Marzia porse a Commodo, che stava bagnandosi, una tazza avvelenata e un gladiatore introdotto da due cortigiani, il finì; lo adularono tutti in fin che visse, ma dopo morte il dichiararono nimico del genere umano.
CAPO III.
Da Pertinace a Costantino spazio di i32 anni
(193, le calende di gennaio) Dalla Liguria fu tratto il nuovo imperadore; perciò ragioneremo di lui alla distesa. Publio Elvio Pertinace è uno degli uomini che onorano più la Liguria, e uno de' principi più degni di elogio. Alcuni in cambio di Elvio, lo chiamano Elio, nome egualmente il-
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