La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 137
nelle braccie della madre svenuta. Lo snaturato concede gli onori divini all'estinto, Sia divo, dicendo, purché non sia vivo: compra gli applausi de'soldati e richiede di un'apologia Papiniano prefetto del pretorio, gran giureconsulto a un tempo e gran capitano. Papiniano risponde esser cosa più facile commettere che scusare un pari-cidio; e in così dire porge la gola agli esecutori: I medesimi vanno in cerca de partigiani di Geta; talché per questo sol capo di vera o apposta amicizia si pretende esser morte ventimila persone. I figli di Pertinace erano campati dalla proscrizione; ma il maggiore v'incorse dappoi in tal modo. Affettava Bassiano ! nomi de'popoli barbari, come se vintigli avesse, intitolandosi ne'rescritti e nelle leggi il Sarmatico, lo Scitico, il Germanico. Ora avvenne che, presentato al senato un nuovo rescritto con un nuovo titolo di tal fatta, uscì al senator Pertinace di bocca, E perchè non si nomina ancor Getico? alludendo a un po-
Solo barba roche si chiamava così e al fratricidio. ,uesta imprudenza, rapportata da qualche infame collega, fu caso di lesa maestà, e bisognò scontarla con la vita.
Il tiranno, tormentato da tante immagini di morte, lascia Roma, l'Italia, e fermo di non rimettervi piede, dichiara tutti i provinciali cittadini romani. Ciò diede il tracollo alla dignità nazionale. Finché il titolo di colonia romana era ilSremio delle terre fedeli, e la cittadinanza il gui-erdone degli uomini più degni nelle provincie, una dolce catena di meriti e ai benefizi collegava alla grande Metropoli dell' Italia gli angoli più
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