La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
P.2 LIBRO SECONDOquivi un bel giovinetto di i4 anni, figliuolo di un de' Gordiani. I soldati lo acclamano imperadore. Era quel nome caro al senato, l'età favorevole alla militare licenza, le sorgenti virtù di buona speranza alle provincie. Ma Filippo prefetto de'pretoriani, nativo d'Arabia, ambì il suo grado, e ottenne sua morte. (a44) Egli si tolse a collega un figliuolo chiamato pure Filippo. Questi barbari principi (I) celebrarono con sessanta leoni e dugento altre belve le feste secolari insti-6tuite da Cesare Augusto, e dal Venosino cantate si dolcemente (2). Volgeva allora il decimo secolo della fondazione di Roma; memorabile secolo, dopo il quale una parte del mondo cominciò a ferir quel colosso che innalzato si era sull'altra ne' mille anni precorsi.
I primi assalitori furono i Goti, poi i Franchi, gli Alemanni e i Persiani. È fama nel settentrione che i Goti abitassero anticamente verso le foci dei Tanai; che, urtati dall'armi romane l'anno 680 di Roma, piuttosto che perdere l'indipendenza, perdessero i luoghi natii, e, superate immense regioni, il mar Baltico stesso, ricoverassero nella penisola della Scandinavia, ove ancora si serba il nome di Gozia. Quivi l'intrepido Odino condottiero de'Goti in quel gran passaggio, inventò una religione i cui oracoli feroci si contengono nel codice di Edda, e fondò uno stato nelle isti*
(1) Vopisc. in Philip.
(2) Dolce è soprattutto nel carme secolare di Orazio la pregherà infino ad ora esaudita;
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