La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 141
tuzioni del quale spirava il consiglio di ripassare il Baltico per vendicarsi degli usurpatori. L'effetto superò l'espettazione. Perchè le facili accoglienze degli Scandinavi, la fecondità delle nozze in rozzi costumi, la vita errante, l'amor di rapina che l'arti pacifiche avvilisce, le storiche e bellicose canzoni degli Scaldi (!) avvalorate da un qualche accidente che ignoriamo, ritrassero i Goti, circa l'età di Antonino, dal Baltico alla Vistala. Non lungi a ponente, le terre bagnate dall'Oder erano devastate da'Vandali, popoli all'aspetto e a'costumi assai più feroci, distinti oltre all'appellazione comune co'nomi di Eruli, Burgundi e Longobardi che furon molto famosi. I Goti, similmente divisi in Ostrogoti, Visigoti e Gepidi, non indugiarono molto a inoltrarsi dalla Vistala al Boristene, dove i Venedi, gli Alani, gli Iapigi, nazioni sarmale, avevano sede. E finalmente venne loro veduta 1' augurata provincia rimpetto al lago Meotido tra il fiume Boristene e il Tanai ov'era temperatura di clima, fertilità di terreno, abbondanza di caccia e pescagione. Quivi fecero alto insieme con le genti raccozzate nel viaggio. E perchè vicinavano dall'una banda con popoli feroci e poveri conosciuti ab antico col nome di Sciti, si gittarono dopo breve riposo sull'altra, cioè sulla Dacia provincia romana difesa da scarse e degenerate soldatesche.
(1^ Poeti sacri e guerrieri della Scandinavia, come i Druidi nelle Gallie, e i Bardi nella Germania e nell'isole Britanniche. V. il bel libro del sig. Graberg di Heraso intorno b quei poeti Danesi.
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