La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 143
si affaceva alle dignità inferiori, non alla prima; forse l'età inoltrata gli scemò vigore, e il vano Gallieno, più collega che figlio, trasse l'amorevole padre in errori. Quello di lasciar le frontiere del Reno e dell'Alpi sguernite, fu irreparabile. L'origine de' Franchi e degli Alemanni, come tutte le cose de'barbari illiterati, è oscura. Sembra pur verisimile che all'ingresso de'Vandali o de'Goti in Germania, si costituissero due leghe di popoli nativi, distinte co'detti nomi, l'uno dei quali significa in lingua teutonica 0) liberi o feroci, l'altro tutti uomini. Nate alla propria difesa, nobilissima origine! queste leghe guerriere an-daron crescendo con offendere altrui. L'error di Gallieno aperse a'Franchi il passo difficile della Gallia orientale, e svelò agli Alemanni la nudità dell' Italia. Essi camminarono fino a Ravenna senza opposizione. Quando sì nobile e forte città, antemurale di Roma, fu cinta d'assedio, Gallieno si trovava in Gallia, Valeriano in Dacia; niuno prometteva soccorsi. Allora il senato riscossosi chiamò il popolo all'arme, e il popolo formò un esercito capitanato di giovani senatori. Da tutte le terre, dalle ville e dalle capanne uscivan soldati per ingrossarlo. Accelerare e dar dentro era il grido comune. Ma tali dimostrazioni sbigottirono i barbari, audaci solo quando gl'Italiani son neghittosi, in guisa che si tolsero precipitosamente dall'assedio e ripassarono di là da'monti. Ragguagliata ogni cosa a Gallieno, temette non quelli che avevano saputo liberarsi dai nemici pensa»-
(I) Leibaitz, Etimolog. voc. frane.
hy
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