La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 145
H quale veggendo il tempo opportuno, si ribellò: le mal disposte provincie lo seguitarono; e ciò che il romano valore non avea potuto, nazionale vendetta lo asseguì. Furono sconfitti in tre battaglie i Parti; Artabane ultimo degli Arsacidi ucciso. Il vincitore, convocata l'anno dugento ventisei del computo volgare, una generale assemblea della nazione, si cinse del doppio diadema usato da'Parti, e fu acclamato re de'regi dal mar Caspio fino al golfo Persico, dall'Indo fino all'Eufrate.
Con la nuova dinastìa de' Sassanidi non rifiorì soltanto il persian nome, ma l'ordine ancora dei Magi e la religione di Zoroastro; il quale a spiegare le umane miserie aveva ideato due principi eternamente nimici, perchè l'uno fa tutto il bene, e l'altro tutto il male che possono. 11 devoto Ar-taserse attribuiva al benefico Ormuzd le sue vittorie, e al genio maligno di Ahriman la malattia che trasselo smorte. Sapor succedè senza contrasto al padre. Costui, pretendendo tutto ciò che era stato di Ciro, aveva occupata l'Armenia, regno limitrofo, e minacciava le ubertose provincie dell'Asia minore. Le romane legioni dall'impera-dor Valeriano guidate, vanno all'Eufrate; fanno in apparenza fuggire i Persiani, passano il margine fatale; ma ne'deserti della Mesopotamia fame e contagio le assaliscono. Sapor voltando faccia le accerchia, e un'immediata capitolazione, quella stessa che ingannò Crasso, si è la sola speranza che loro rimanga. All'umile inchiesta certo che l'ombre de' Cammilli e de' Scipioni si smarrirono : ma il crudo re non altro risponde, se non che Sbbra, T. /. IOhy
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