La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO TERZO 165
simo principe, fu trucidato in Milano (268). Ma innanzi a questo i flagelli della natura, che un mal governo inasprisce, un buono ripara, piovvero sopra i popoli già troppo infelici della repubblica, e specialmente un orribile peste, che in Roma sola in un sol giorno distese cinquemila persone. Chi dunque considera tante invasioni, guerre, condannazioni e malori, quanti il periodo di questi vent'anni ci rappresenta, terrà per molto verisimile avviso rispetto a tutto l'Imperio ciò che per un paese dell' oriente si avverrò allora co'calcoli, il numero de* viventi essere stato ridotto a due terzi. Quanto era diversa quest'età dal secolo di Antonino 1
Un'accidental successione di principi buoni sostenne la cadente repubblica. 11 primo fu Claudio, soldato di ventura, che avendo con persuasioni e temperati gastighi riordinato un esercito, lo guidò contro i Goti. Discesi costoro con duemila navi nell'xVrcipelago, avevano accampate le genti da sbarco in Macedonia, lasciando sull'ancore a piè del monte Atos le navi. La modesta ansietà di Claudio in esporre la pubblica difesa a tanto cimento, è ben dipinta in una sua lettera al senato; cui prega, dopo descritte le forze nemiche, di essergli grato se sarà vincitore, di compatirlo se vinto; perchè i passati disordini hanno esaurito l'erario; l'Imperio è lacerato in più brani, e le munizioni più necessarie scarseggiano. Il senato ricevè quest' apologia con applauso insieme e trepidazione, ma pocostante rasserenò que'togati una gran giornata, ove le legioni prima respinte,, poi rinvigorite dall'esempio di Claudio jhy
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