La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
150 LIBRO SECONDOtrasferirsi all'esercito, che il suo predecessore avea guidato in Asia, e che, lui spento, non si era più mosso. La sua lunga esperienza il ridusse all'antica disciplina nel corso di poche settimane. Gli Alani intanto, popoli feroci, cui Aureliano aveva negato i promessi stipendii, si satollavano sopra le innoceuti provincie. L'imperadore dunque guidò alla lor volta le ubbidienti legioni, e convennesi con parte di loro, e sbaragliò i più ostinati. Ma un settuagenario, il quale dal Palatino passa a invernar sotto il Caucaso, ha più da temere il divario del clima che il ferro de'nimici. Così egli stesso avea preveduto innanzi al partire, e il debole corpo a quella prova non rèsse. (2 y6)En-trò in sua vece Probo nativo, del Sirmio, non ignobil distretto della Pannonia. Molti competitori in diverse provincie il molestarono, e ìascia-ronvi tutti la vita. 11 primo fu Floriano, nel Bosforo, fratello uterino di Tacito, il quale pretendeva ereditario l'Imperio; l'altro Saturnino in oriente, poi in Germania Bonoso, nella Brettagna taluno cui gli storici latini hanno dimenticato di nominare, e nel cuor delle Gallie Tito Elio Proculo. L'origine di costui -c'invita a ritardare con più diffuse notizie la rapidità del nostro compendio.
Ligure ei nacque come Pertinace, e nacque in Albenga. Trasse il nome gentilizio da queir antico console, il quale s'adoperò con tanta costanza pe'suoi cittadini oppressi. 11 prenome di Tito, e il cognome di Proculo o Proclo erano parimente conformi a'buoni usi della repubblica, posti già in oblio dal più de' Romani : c questo vivo amore alle costumanze antiche non è pur oggi spentoby
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