La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
152 LIBRO SECONDOnero Erenniano perisse col padre, e se i beni della famiglia fossero confiscati, non si sa: la storia Augusta dice soltanto, che i discendenti di Proculo vivevano strettissimamente in Albenga, rammentando con più dispiacere che vanità le belliche imprese e i politici onori del loro antenato. Tanto che al nascer loro un figliuolo solevano far voti, eh'e'non diventasse capo d'esercito, nò imperadore i1).
La gloria di Probo nelle guerre esteriori fu senza macchia. Debellò in diverse frontiere Geti, Isauri, Burgundi, Franchi, Alemanni con tanta fortuna e moderazione, che i capi delle nazioni germaniche vennero a giurargli ubbidienza; ed egli ebbe pensiero di ridurle in provincia romana. Ma stimò poi meglio assicurare i confini della repubblica , che allargarli tanto. Per la qual cosa rizzò dal Reno al Danubio una muraglia fortificata, che i contadini della Svevia stritolano or con l'aratro. *
Alcuni momenti di tranquillità balenarono allora sulla repubblica. A prolungarli Probo tenne tre modi, il primo di ricercare da'barbari i giovani meglio disposti, e quelli frammettere nelle legioni in piccole divisioni di cinquanta teste; l'altro di trasferire le famglie limitrofe dal Danubio al Tamigi, dal Reno all'Eufrate, assegnando loro altretanti poderi coli'obbligo solo della difesa in caso di guerra; il terzo fu d'impiegare in tempo di pace i soldati a opere di pubblica utilità, provvedimento antico contro l'ozio e i mili-
(I) Vopisc. hUt. Aug. p. 247*
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