La storia della antica Liguria di Girolamo Serra

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      CAPO TERZO 157
      non contrapesa al valore; e però scelse un'acconcia situazione non lungi da Adrianopoli nella Tracia, dove aspettò Costantino. 11 quale giunto alla riviera che separavalo dal campo nimico, con poca gente gittatosi a nuoto, afferrò l'opposta sponda. Una parte de'suoi si precipitava nella corrente, altri passavano inosservati sopra un guado lontano; quando Licinio volendo impedire l'intero passaggio, del quale per la maraviglia del fatto non aveva impedito i principi, uscì fuori del campo a giornata; ma lasciovvi trentaquattromila tra morti e prigioni. 1 fuggitivi si ritirarono su i monti e poi s'arrenderono. Lo sfortunato imperadore corse a Bisanzio; ove intendendo che anche l'armata di mare era stata distrutta, raccolse in Bitinia l'esercito, e appiccò un'altra battaglia con successo egualmente infelice. Finalmente essendosi dato a discrezione del cognato, gli fu prima tolto il grado, e appresso la vita, per cagione e pretesto di nuove macchinazioni (325).
      CAPO IV.
      Da Flavio Costantino a Onorio e Arcadio figliuoli di Teodosio spazio di settant' anni.
      Ne'modi anzidetti Costantino riunì tutto l'imperio da trentatrè anni diviso fra molti; poi diede un'altra religione e un'altra metropoli al mondo. Il cristianesimo ebbe principio in Giudea Ira il governo di Augusto e quel di Tiberio. I libri dei Profeti e gli oracoli delle Sibille annunziavano una progenie divina, un regno di giustizia e dihy


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La storia della antica Liguria e Genova
Tomo Primo
di Girolamo Serra
Tipografia Elvetica
1835 pagine 479

   

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