La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 159
pii non sono, dovere amare Dio sopra tutte le cose, e gli altri uomini come sè stessi! Non si può amar Dio senza conoscerlo, praticare ciò che a lui piace, mantenersi innocente, o peccatore pentirsi. L'offeso se non perdona all'offensore, il ladro se non rida la cosa tolta, il calunnioso se non si ridice, ricchi e potenti se non assistono i poveri e i deboli, niun uomo adulto senza opere buone esser beato non può.
L'opera più accètta di religione è il sacrifizio. Non il sangue degl'irci o le membra palpitanti de'tori, come presso agli Ebrei e a'Gentili, ma il sacrifizio de'Cristiani è un'ostia pura di pane e un calice di vino sopra cui discende con prodigi invisibili l1 Uom-Dio, e li trasmuta, dagli accidenti in fuori, nella sua propria sostanza. Chiunque assapora questo cibo celeste, riceve uno dei sette sacramenti che sono estrinseci segni d'interna grazia divina. Un altro sacramento cancella il peccato d'origine, altro condona i frequenti errori dell'umana vita, e i rimanenti conferiscono l'Ordine, fortificano i viatori, confortano i moribondi, benedicon e onoran le nozze.
Queste sublimi e consolanti dottrine , parte stampate nel cuore degli uomini, parte rivelale da Cristo medesimo, si contengono nelle sacre Scritture e nella tradizion apostolica, la cui dichiarazione spetta alla Chiesa. La santa cattolica Chiesa non può errare nè venir meno. Suo capo invisibile è Cristo; visibile, giusta l'umana condizione, è il vescovo di Roma, legittimo successor di san Pietro primo discepolo, apostolo e vicario del Signore. Papa, apostolico,, sommo ponteficeby
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