La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
166 LIBRO SECONDOrono trentacinque comandanti, intitolati per la prima volta conti e duchi, a cui soprastavano prima due, poi quattro maestri di fanti, e altre-tantidi cavalli, per le quattro principali frontiere, Eufrate, Reno, alto e basso Danubio. Nè all'im-
Eerial casa mancarono proprie cariche di ciam-erlano, conte de'domestici, conte delle sacre largizioni, tesoriere, questore. E finalmente il titolo di patrizio nato con la repubblica e con lei decaduto, fu ristabilito solennemente, ma soltanto a vita, e a favore di quelli che servivano meglio e piacevano più al sovrano.
Cangiamenti si grandi nel sistema religioso e politico non eccitarono un solo tumulto; anzi impedirono quelli che poco avanti erano sì spessi. Dimodoché Costantino lasciò un nome sommamente glorioso, e i suoi tre figli si divisero l'Imperio, come avrebbero fatto una eredità. (337) stantino li ebbe Roma, l'Italia e le provincie di qua dal Reno; Costante il rimanente dell'Europa; Costanzo l'Asia e l'Egitto. Vivevano ancora due fratelli del defunto imperadore, Giulio Costanzo
Eadre di Gallo e di Giuliano, Dalmazio padre di almazio il giovine e di Annibaliano. Fratelli e ne-poti perirono insieme in una sedizione eccitata, o tollerata almeno dall'imperadore Costanzo. Soli camparono dalla strage Giuliano per tenera età, e Gallo per malattia. Costantino s'inimicò con Costante a cagion di confini, e perdè combattendo la vita. L'infelice vincitore riunì i due stati; ma invece di crescere in vigilanza, tutto s'abbandonò all' incuranza de' popoli, e all' amore delle belle Al-lemanne. Laonde Magnenzio, generale di barbarafldhy
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Eufrate Reno Danubio Costantino Imperio Roma Italia Reno Costante Europa Costanzo Asia Egitto Giulio Costanzo Gallo Giuliano Dalmazio Annibaliano Costanzo Giuliano Gallo Costante Al-lemanne Magnenzio Costantino
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