La storia della antica Liguria di Girolamo Serra
CAPO QUARTO 169
dando : «e Viva Giuliano Augusto 1 resteremo o par-tirem con lui». Al principio della sommossa Giuliano ritiratosi nella sua tenda, si era dato al sonno o infìnto di darsi. Uscinne dicendo, il genio di Roma averlo destato, e impostogli di venerare nelle acclamazioni de'soldati i voleri del cielo; onde accettò l'offerta porpora, ribelle al cugino. Rom-evasi una guerra civile, se morte non sorpren-era Costanzo a mezza via fra la Persia e la Gal-lia. Donde Giuliano acclamato da tutti impera-dore, non tardò a voler eseguire due disegni lungamente meditati, distruggere il Cristianesimo e conquistare la Persia. E cominciando dal primo, quasi fosse il più facile, apostatò pubblicamente, i tempii de'Gentili rifece, aizzò l'un contro l'altro i Cristiani. Rammentandosi inoltre,che iusta le lor profezie, il tempio di Gerusalemme, istrutto da Tito, non doveva risorger mai più, comandò per Isvergognarli che si rifacesse. Tre volte i lavoratori, ebrei tutti e gentili, misero mano a'fondamenti, tre volte un fuoco sotterraneo gli atterrì. 11 tremito della terra, i fulmini del cielo confermarono un prodigio (*) di cui la storia non ha il più ricco in testimonianze. L'impresa fu abbandonata. Allora Giuliano si volse alle militari, assalendo col nervo delle legioni la Persia. Le sponde dell' Eufrate, i deserti della Mesopotamia, i campi dell'Assiria si trovarono indifesi, perchè Sapor 11 re de'Persiani ritirati ne aveva tutti i presidii nella sua residenza di Clesi-
(I) Ammian. Mar celli n. XXIII. Gregor. Nazian. Or. IV. Chrysostom. T.1,150. Thcodoret. lib. Ili. Ambros. li, cp. 40.
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